EPM è lieta di ospitare l’evento di presentazione della nuova collana tecnica edita dal nostro partner Timía Edizioni dedicata al mondo della progettazione.
Approfittiamo dell’occasione per approfondire anche la conoscenza del nostro partner. Abbiamo chiesto al presidente di Timía, l’arch. Claudio Presta, di parlarci di questa nuova realtà:
<<Timía (dal greco θυμός “animo, coraggio, intraprendenza”), è stata fondata da Silvia Massotti e dal sottoscritto nel maggio 2015, avvalendosi della loro esperienza editoriale maturata in più di quarant’anni. Gli insegnamenti della migliore tradizione editoriale italiana, cioè la ricerca degli elementi di “riconoscibilità” di una casa editrice e la costruzione di un “cenacolo” intellettuale, secondo la Casa Editrice Timía, devono confluire in ciascun prodotto editoriale, sia esso una pubblicazione cartacea piuttosto che digitale, la preparazione di un evento, la struttura di un corso di formazione.>>
Timía è orientata esclusivamente al mondo dell’architettura?
<<Assolutamente no. Timía è un progetto di divulgazione di alto profilo, con pubblicazioni di Arte, Design, Tecnologia, Economia, Architettura, Fotografia, Cinema e Letteratura. E l’attenzione alla fusione dei generi e agli aspetti trasversali della cultura sono i punti di forza della loro attività.>>
La collana TimíaPro, si inserisce nella produzione “tecnica” della Casa Editrice dedicata alle professioni. Può dirci qualcosa in più di come è stata concepita quella dedicata all’Architettura, che presenteremo appunto il prossimo 11 maggio?
<<Nello specifico TimíaPro Architettura è dedicata proprio alla professione dell’architetto perché, se è innegabile che qualsiasi progettista vorrebbe lavorare avendo “carta bianca” per poter scatenare la propria potenza immaginifica, nella realtà si presentano invece un gran numero di vincoli: le richieste del committente, la conformazione del territorio, l’ambiente fisico e sociale circostante con cui confrontarsi ed infine la normativa. Lontano dall’essere impedimento alla progettazione, questi ed altri fattori, spesso molto spigolosi, costituiscono il “tema” del progetto: l’incrociarsi delle esigenze mette alla prova le capacità del progettista e, per quanto invadenti e scabrose, gli chiedono di esercitare la sua abilità per piegarle alle proprie esigenze culturali ed estetiche. Tra queste la ‘normativa’, le disposizioni di legge, costituiscono forse il nodo più forte, perché, se si può convincere il committente a cambiare le sue richiesta o modificare l’ambiente con qualche movimento di terra, è impossibile modificare le regole e per quanto ci si ponga ai bordi di esse, alla fine va stretta con essa un’alleanza. Le norme intervengono dunque fortemente in quella diversificazione tra teoria e pratica, tra pensatori e meccanici, che da secoli, e ancora oggi, contrappone le due schiere, nonostante l’illuminismo abbia tentato di azzerare il conflitto. Non si progetta senza conoscenza dei processi di realizzazione e le ‘norme’ sono tra questi, oltre ad essere, non lo dimentichiamo, ciò che mette il progettista in relazione con la società, con lo stare insieme, con il vivere civile.>>
Ringraziamo l’arch. Claudio Presta per il tempo che ci ha dedicato. Appare quindi chiaro che TimíaPro Architettura, è una collana dedicata al “fare” e al “come fare”, per aiutare i progettisti a progettare superando gli ostacoli pur mantenendo la propria peculiare immaginazione. Per questo motivo, come EPM Edil Piemme, abbiamo sostenuto questo progetto editoriale sponsorizzando l’intera collana.
Vi aspettiamo l’11 maggio 2016, alle ore 16 presso lo spazio EPM per approfondire con i protagonisti e brindare insieme a questa nuova avventura editoriale. Per motivi organizzativi vi preghiamo di segnalare la vostra presenza alla mail s.donati@epmroma.it
Per saperne di più su Timía Edizioni clicca qui