EPM segnala le interessanti iniziative per il 2017 dell’associazione “Nautica Italiana”. In particolare un Salone nautico a Genova in primavera, un evento lifestyle & glamour in estate, probabilmente a Capri o in Sardegna, e una rassegna della piccola nautica e degli sport d’acqua a Milano in autunno.
L’associazione aveva già presentato nell’ottobre 2015 il piano strategico “Nautica 365”, basato su tre pilastri portanti per supportare la crescita: il Manifesto della nautica italiana, la carta dei valori, subito tradotta in Contratto Etico e un nuovo piano di promozione nazionale e internazionale. In questi mesi ha svolto un’intensa attività su tutti e tre i fronti e stretto, per gli eventi, una partnership con Fieramilano, che sarà “presto formalizzata”.
“Il nostro mare, e tutto il sapere, la cultura e l’industria che da esso deriva, non è solo delle coste ma è un patrimonio che tutto il Paese è chiamato a proteggere e valorizzare – ha spiegato Lamberto Tacoli, il presidente di Nautica Italiana -. Per questo, se la maggior possibilità di valorizzazione, incontro e vendita per quella categoria di imbarcazioni medio piccole che rappresentano il vero grande bacino di sviluppo della nautica, passa da Milano, noi vogliamo essere lì, ed esserci nel modo migliore, insieme a Fieramilano. Allo stesso tempo, per i nostri compratori, che il giorno successivo all’acquisto diventano potenziali turisti, vogliamo poter offrire anche un momento di incontro ambientato sul nostro mare, e per questo ci piacerebbe proseguire la tradizione di un grande evento a Genova”.
Parallelamente, l’associazione affianca al palinsesto dei grandi eventi un programma di iniziative collaterali, destinato a svilupparsi ulteriormente, finalizzato a far vivere la Nautica 365 giorni l’anno.
Abbiamo chiesto un parere su queste nuove tendenze all’arch. Massimo Paperini, noto Yacht designer ed esperto del mondo nautico:
“Senza nulla togliere alle esperienze ed alle iniziative passate che tanto hanno dato alla nautica italiana in tempi migliori, quella di Nautica Italiana potrebbe essere una nuova strada da percorrere interpretando la contemporaneità del nostro settore in modo diverso e più legato alla comunicazione ed all’immagine.
Sicuramente i periodi di crisi da una parte creano problemi, disagi e magari attriti e disaccordi ma allo stesso tempo dall’altra danno la spinta a nuove iniziative e nuove proposte creando così nuove vision e nuovi scenari in grado di interpretare la contemporaneità in maniera più obiettiva e spesso più competente rispetto a schemi ormai superati o magari poco allineati con le nuove tendenze ed i nuovi trend del mercato e le nuove richieste dell’utenza”.
A suo avviso, qual’è l’elemento più innovativo di questa iniziativa?
“Senza nulla togliere all’esperienza, alla competenza ed alla capacità di creare nuovi modelli e nuove soluzioni tecniche, non dobbiamo dimenticare, anzi dobbiamo riflettere a lungo sul fatto che mentre nel passato anche recente eravamo legati al mondo del saper fare, non possiamo, anche se non d’accordo, negare che questa è l’era legata anche alla capacità del far sapere.
E da quanto ho letto e sentito mi sembra che gran parte dell’impegno profuso da Nautica Italiana è e sarà proprio quello del far sapere al mondo internazionale che la nautica italiana ancora esiste, ancora traccia le linee di tendenza del design ed in particolare è in grado, grazie alla maestria dei suoi cantieri, realizzare esemplari di barche la cui eccellenza è riconosciuta universalmente a partire dal piccolo cabinato al grande giga yacht.
Mi auguro che questa nuova ventata di voglia di fare e comunicare oltre ad ottenere i risultati che merita possa riunire di nuovo insieme tutte le forze e le competenze del nostro paese per continuare ad eccellere come abbiamo fatto in passato e stiano cercando con grande fatica di fare ancora oggi.”