EPM è lieta di segnalare la mostra fotografica personale “LE TEMPS PERDU” di ELISABETH ROM a cura di Tina Loiodice, organizzata da SPAZIO 40 Galleria d’arte , con il Patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia in Italia.
Dal 4 al 17 marzo 2016 – Opening venerdì 4 marzo ore 19 presso SPAZIO 40 Galleria d’arte in Via dell’Arco di San Calisto 40 – 00153 Roma
Elisabeth Rom lavora e vive in Norvegia; ha studiato fotografia, frequentando numerosi Workshop e Master. Ha anche studiato cinema e letteratura, conseguendo il diploma di “Art Film Studies” a Parigi nel 2013.
Dice del suo lavoro: “Lavorando nell’ambito delle arti visive, mi sento libera. La mia immaginazione fluisce libera, come quella di un bambino. Il mondo oggi va molto veloce, io cerco di “scolpire” il tempo, cerco di catturare “il tempo dentro il tempo”. Fotografia e cinema significano per me lavorare con il silenzio. Il dono della vita, i sogni, la vita interiore della nostre anime, sono aspetti di un unico linguaggio. Mi influenzano diverse forme d’arte, Penso al cinema, alla letteratura, alla fotografia, che possono diventare un’unica forma espressiva. Penso all’arte del Rinascimento, al regista Andrej Tarkovskij, alle fotografie di Edward Steichen: sono loro che hanno contribuito alla mia formazione artistica”.
L’artista e ballerina Ella Fiskum dice di lei : “ Elisabeth usa una combinazione di emotività e tecnica, per catturare e comporre le sue immagini. Sia che si tratti di film o di immagini fisse, che siano immagini di esseri viventi oppure paesaggi. Cattura il suo lavoro nel presente, ma le sue immagini hanno una persistente sensibilità che trascende il tempo. Il suo lavoro richiede emozione, evoca ricordi; gioia, amore, malinconia, nostalgia, sono momenti d’oro che danno la possibilità allo spettatore di nutrirsi con il loro associarsi. È in grado di penetrare l’essenza dei suoi soggetti, e questo è particolarmente evidente quando lavora con i bambini”.
Gli scatti della serie LE TEMPS PERDU (Il tempo perduto, Il tempo dimenticato) celebrano l’infanzia, il tempo passato di ciascuno. Le immagini rappresentano ciò che è passato, ma allo stesso tempo sono frammenti che ci danno la possibilità di ricordare. L’ignoto e il conosciuto sono legati assieme, integrati in ognuno di noi, che lo vogliamo o no. La serie non impone solo una riflessione sul tempo come memoria, ma sul tempo inserito nello spazio (landscape) che ci circonda. Il tempo “perso” nel paesaggio, la purezza, la semplicità e la bellezza di un paesaggio che quasi non esiste più.
Il progetto è stato realizzato con una vecchia fotocamera Polaroid, in un periodo di 4 anni.
Principali Esposizioni
2010 Consanguinity, Gjøvik Art Gallery, Norway
2009 The Scene behind the Scene, Gjøvik Library, Norway
2008 Body As Poetry, Peder Balke´s Art Cafe, Norway
Principali Concorsi e Borse di Studio
2009 Scholorship presso ”Free Word” Organization
2015 Vincitrice del “World in Focus 2015”, Photoessay ”Being Tibetean”
Pubblicazioni
2010 Articoli e foto pubblicate su ”Henne” Magazine
2011 Articoli e foto pubblicate su ”Photography” Magazine
2015 Publication of the book ”Le Temps Perdu”
Per saperne di più su Elisabeth Rom