EPM è da sempre attenta all’architettura green, che ha avuto anche in tempi non recenti diversi estimatori e promotori.
Tra questi si può annoverare a tutti gli effetti Gaudì, genio architettonico catalano, che ha creato dei capolavori originalissimi proprio nella capitale della Catalogna, Barcellona. Dalla Sagrada Familia alla Casa Milà, dal Parco Güell alla Casa Batlló, il genio spagnolo ha mostrato una grande capacità di plasmare la materia, donando a edifici e palazzi forme insolite, sinuose, arabeggianti, tra espressionismo e surrealismo fino al nuovo modernismo spagnolo.
In tutte le opere di Gaudì vi è una forte attenzione non solo per l’impiego di materiali naturali, ma anche per il recupero degli stessi, spesso di origine povera – come il vetro e il ferro.
La casa Batlló è un esempio dell’impiego del trencadís, ovvero il riutilizzo di frammenti di ceramica, vetro, azulejo e maiolica, che da prodotti di rifiuto diventano mosaici di colori, vere e proprie opere d’arte. Gaudì faceva riciclo creativo con moltissimi materiali, come pietre locali, laterizio e ferro, ma anche ceramica, marmo e cemento.
Nulla si spreca nell’arte di Gaudì – tutto si eleva, un fatto anche riflesso nella grandissima religiosità dell’architetto – poiché tutto è natura. L’architetto, infatti, sosteneva che gli edifici non dovessero ispirarsi alla natura, ma dovessero essere natura, ovvero nascere e svilupparsi insieme a essa.
Con la sua estetica surreale, e vetrate e balconate che ricordano un teschio e figure zoomorfe, la Casa Batlló sorge al civico 43 di Passeig de Gràcia. Nel 2005, l’edificio è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, per la sua unicità a livello mondiale.