A pochi metri dalla vecchia fabbrica del Gas di Roma, in un giovane e fervente contesto fatto di reminiscenze industriali, Street Art, nuova fucina creativa di Roma, lo studio Archifacturing reinterpreta un’abitazione di un tipico stabile degli anni 50.
L’assetto originale dell’appartamento consta di due camere da letto, un soggiorno con cucina a vista, un servizio e un ripostiglio. La committenza richiede la creazione di uno spazio modulare che non perda le originali comodità, che accolga un pianoforte, superfici dove liberamente esprimere creatività ed estemporanee idee in uno stile giovane fatto di materiali naturali e semplici, senza dimenticare la tradizione, il passato ed il personale vissuto.
Archifacturing rimodula gli spazi realizzando un open-space che si sviluppa su spazi naturalmente indipendenti; all’occorrenza tali spazi sono completamente separati mediante una vetrata ingoiata totalmente dalle strutture: si ripristina così l’originale assetto con la presenza di una seconda camera da letto in uno spazio intimo ed autonomo. L’attento studio delle possibilità offerte dalla planimetria ha consentito la creazione di comodi spazi ripostiglio e di librerie che si integrano e scompaiono in toto in strutture appositamente reinterpretate.
La vicinanza dei vecchi gazometri e le loro essenziali sagome nel cielo romano, hanno ispirato l’uso del ferro grezzo che, insieme al legno, è protagonista di tutti gli elementi di arredo, disegnati uno per uno nei minimi dettagli. Le ante degli armadi-ripostiglio diventano cosi originali boiserie dal caratteristico dogato ligneo incorniciato dal ferro spazzolato, la vetrata è realizzata in ferro e vetro trasparente ed opalino con motivi geometrici che si intersecano nel gioco di quattro ante scorrevoli, il tavolo da pranzo reca cassetti ed una cornice superiore in ferro che ospita la calda tavola in teak, la panca offre una comoda seduta contenitore dal profilo obliquo, il mobile TV presenta una essenziale struttura in ferro e cassetti in legno, la libreria reca mensole in ferro che penetrano il legno in una originale esecuzione “ a pettine”.
Volendo preservare l’originale pavimento dell’abitazione, listoni di legno di diversa larghezza, si è deciso di schiarire l’originale color legno decapando in loco le tavole, partendo da strati di vernice ad acqua sulle tonalità del grigio: tale trattamento ha allargato gli spazi conferendo loro freschezza e luminosità. Gli elementi verticali del mobilio, eccezion fatta per tavolo da pranzo e panca, sono stati trattati mediante la stessa tecnica del pavimento, contribuendo a creare una sensazione di generale omogeneità visiva.
Il grigio e bianco delle pareti accompagnano le superfici lavagna nere. Su richiesta della committenza, la stanza da letto, con fondo letto di un originale blu-stone, presenta una striscia di vernice lavagna che riproduce l’idea di una flusso ininterrotto di pensieri, una lavagna universitaria su cui elaborare nuovi studi ed idee.
Tra le scelte illuminotecniche spicca la presenza di “Lampe De Marsille”, lampada disegnata da Le Corbusier nel 1954 che, volutamente spoglia ed essenziale, con i suoi due coni emananti luce verso l’alto ed il basso ed il suo braccio snodabile, ritorna a vivere illuminando un elegante pianoforte a coda visibile agli occhi del visitatore appena entrato nell’abitazione.
Tra gli elementi di arredo da notare le materiche anfore in terracotta e l’originale reinterpretazione di sedie originali di inizio ‘900, che con il loro vivace colore aggiungono una nota di scandinavo reinterpretato alla luce della tipica tradizione italiana.
Project: Archifacturing – Architetti Sara Cimarelli & Giorgio Opolka
web site: www.archifacturing.com
mail: info@archifacturing.com
Impresa Esecutrice: Efesto S.r.l.
Text: Salvo Rinaldi
Photo: Giulio d’Adamo