Una grande abitazione nel cuore di Roma, in una moderna palazzina costruita nel 1951 dall’ingegner Cesare Pascoletti, che ha lasciato in questa città una profonda traccia e che proprio in questa sua famosa realizzazione il nostro studio Officinaleonardo ha avuto modo più volte di intervenire con temi e risultati molto diversi tra di loro, specchio dell’anima dei loro proprietari.
Abbiamo immaginato una forte presenza di un muro in cemento armato che fa da sostegno ad un ponte che da esso si origina e che ci proietta sul verde assoluto dell’ antistante Villa Torlonia; questo muro attraversa la casa, si torce e si piega secondo geometrie nette che richiamano il razionalismo di una parte della palazzina, a formare questa passerella sospesa in vetro che conduce alla zona notte e qui si plasma nella sua parte più intima e segreta, d’accesso alle camere e ai bagni, adducendo a uno spazio sospeso nel colore, fucsia, che avvolge, digerisce ed annienta tutto. Il cemento ben contrasta con il verde dello storico parco, di cui troviamo poi traccia e riflesso nelle pareti antistanti del salone ove emerge il secondo tema natale della casa, che si avviluppa come una pianta sul monumentale muro in conci di cemento: la natura organica e verde delle superfici e della articolazione dei volumi.
Nella lavorazione delle resine si è lavorato per dare compiuta forma al bozzetto di una nuvola in cui si intravedono astratte forme di foglie autunnali. I richiami al mondo vegetale proseguono poi, sempre in forma astratta, nel salone in cui le pennellate di verde a trama lasciano intravedere una orditura di fogliame forestale, fino a far ritorno alla parete di cemento da cui tutto parte, lasciando una impronta casuale nella sua sezione finale.
Portando avanti un tema caro a Officinaleonardo, intere pareti della casa scorrono e si aprono, azionate dai meccanismi robotici appositamente realizzati controllati dalla raffinata domotica che governa ogni singola azione e ogni momento della giornata o stagione dell’anno. Una grande parete lignea incisa di 10 mq scorre nell’ingresso e si cela in una parete dietro un’altra parete mobile che la rende completamente invisibile, con guide nascoste a filo soffitto; quando si chiude con la sua forma sagomata avviluppa il corridoio vetrato sospeso, lasciando fuori solo i gradini flottanti, nella stessa essenza mogano, dando luogo a una configurazione metafisica in cui salendo si penetra la porta stessa, per accedere a un volume vetrato, la cui trasparenza che immette sul salone è però occultabile da microlamelle fucsia che scompaiono in appositi binari in acciaio, agganciati alle componenti a ragno della vetrata strutturale. Più avanti lo stesso muro in conci di cemento si apre basculando verso l’alto, celato dalle fughe del muro, connettendo un altro spazio, una camera jolly che funge da studio, camera degli ospiti o gioco, e ampliando così sia fisicamente che visivamente il già ampio salone. Una spettacolare porta in muratura ingegnerizzata dalla Alagia srl che silenziosamente e rapidamente crea un piccolo spettacolo dinamico all’interno della casa.
Il è un unico sistema di pannelli radianti per una perfetta climatizzazione sia invernale che estiva, e accogliendo al tempo stesso tutta l’impiantistica idrica, elettrica e domotica, motivato dal fatto che si voleva preservare il pregevole parquet in listoni di mogano originario degli anni ’50; a ciò sono stati aggiunti tutti i sistemi di allarme e diffusione sonora o audio hi-fi/ home cinema e le motorizzazioni di tende e altro (lift proiettore e telo cinema).
Ogni opera in casa è realizzata dalle attente e specializzate maestranze che Officinaleonardo ha negli anni selezionato per i propri lavori più importanti, donando continuità di tema agli ambienti della casa, già connessi da quell’effetto “urbano” degli spazi e della loro successione, con affacci e vedute multiple esterne e interne (come uno dei piani di lavoro della cucina in continuità con la libreria del salone cui è connesso tramite un duplice sistema di apertura, vetrato e opaco, che funge da passavivande o piano cocktail e permette di vedere oltre mentre si lavora o si sta in cucina.
Leonardo Pascoletti
Fotografie: Luigi Filetici