Nell’ambito della manifestazione “Architettura e Natura 2016”, IV Premio Simonetta Bastelli, che si terrà a San Venanzo (Tr) dal 13 al 17 settembre prossimo, tra gli eventi collaterali in programma, spicca l’inaugurazione dell’installazione artistica “incontro con le fiabe” dell’artista Lidia Scalzo.
L’opera, donata alla comunità di San Venanzo, è un omaggio allo straordinario lavoro di recupero, pubblicato nel 1956, delle fiabe italiane raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi 100 anni e trascritte in lingua dai vari da dialetti da Italo Calvino.
Lidia Scalzo interpretando le fiabe permette di entrare in un mondo colorato e magico dove personaggi e luoghi esprimono valori e cultura, regole sociali e familiari legate sì alla specificità di un territorio e comunità, ma al contempo universali.
Fate, Re, Orchi, Castelli ed Alberi incantati fanno un girotondo intorno alla colonna lignea ricoperta con nanocemento a rilievo.
L’opera intende interagire direttamente con il pubblico al fine di attivare pensieri ed emozioni e riflessioni.
Nuvole di rete metallica appositamente trattata, fasciano la parte superiore; un fascio di Ferule, a simulare il bosco delle fiabe completa l’installazione.
La fruizione e la lettura dell’opera si svolge su tutti e quattro i lati.
Alla cerimonia d’inaugurazione (ore 19,30 nel giardino di Villa Faina a San Venanzo) prenderanno parte, oltre alle Autorità locali ed al prof. arch. Achille Maria Ippolito, presidente dell’Associazione Architetto Simonetta Bastelli, anche il prof. arch. Fabio Di Carlo, autore del libro “Paesaggi di Calvino” e il prof. Stefano Adami, scrittore e noto esperto di Calvino e della sua famiglia.
Proprio sul tema delle fiabe, il prof. Adami dichiara: <<Negli anni ’50, Italo Calvino decide di accettare la proposta dell’editore Einaudi, e di dedicare parte della sua attività di narratore alla raccolta e riscrittura delle fiabe regionali italiane. La sua idea è quella di procedere regione per regione e tema per tema (il crescere, la paura, il tradimento, e via dicendo). Nella riscrittura delle fiabe, Calvino tende all’essenziale, tentando di estrarre il nucleo poetico, creativo, dal racconto. E’ consapevole di compiere di nuovo un’operazione fatta dai romantici e dagli studiosi di tradizioni popolari in Europa almeno 100 anni prima di lui. Ma nel frattempo ci sono state due guerre mondiali, i partiti di massa, le ricostruzioni. In qualche modo, occuparsi delle fiabe significa per lui anche sollevarsi al di sopra degli anni ’50 e della loro durezza. E osservare gli altrove della natura, il bosco, la foresta, quelle isole di colore in cui Italo, un giorno, ha visto Adamo.>>
L’evento è stato possibile anche grazie al contributo di EPM Edil Piemme, Il Papiro Art e IXCO Istituto Italiano per la Cooperazione, promotore dell’iniziativa “In Viaggio con Calvino”.
Biografia breve di Lidia Scalzo
Dopo studi artistici e lunghi soggiorni all’estero, Lidia Scalzo inizia la propria attività come pittrice e ceramista. Nascono le prime tavole, acquerelli delicati, embrioni di quell’esplosione cromatica che la porterà a lavorare su ampie superfici realizzando progetti di grande spessore. Il suo rapporto con la materia è estremamente fisico. Spalma le terre sulla tela così come plasma l’argilla, fino ad ottenere un manufatto vitale e intimamente energetico. Un’artista eclettica la cui idea prende forma nei quadri, nelle sculture, nelle opere lignee, grazie all’uso dello stucco, delle sabbie, delle resine, dell’argilla e dei colori poggiati con armonia ed equilibrio cromatico. Le sue opere, presenti in gallerie e collezioni private, sono vibranti immagini visive e tattili che stimolano l’istintività e la ragione.