Parliamo di bonus ristrutturazione 110 e di come fare per usufruire di questa agevolazione che ha l’obiettivo di incentivare i cittadini ad eseguire interventi di riqualificazione energetica e antisismica. Si tratta di un provvedimento introdotto dal Decreto Rilancio del maggio 2020, diventato in tempi brevi legge. Inizialmente il decreto riguardava solo le spese sostenute dai cittadini nel periodo compreso tra luglio 2020 e dicembre 2021 ma esiste una proroga del bonus ristrutturazione per il 2022 di cui ti parleremo qui di seguito, dato che può riguardarti.
Scendiamo più nello specifico e parliamo di requisiti, di come poter accedere al bonus e scopriamo a quanto ammontano le relative detrazioni fiscali.
Bonus ristrutturazione 2021 requisiti
Il Decreto Rilancio (n.34/2020, articolo 119) specifica che la detrazione del 110% riguarda le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica e antisismica, anche a seguito di demolizione e ricostruzione dell’edificio. Questa detrazione è concessa ai seguenti beneficiari:
- proprietari di un immobile;
- eventuale usufruttuario o locatario;
- condomini;
- soci di cooperative;
- Istituti autonomi case popolari;
- Onlus;
- Imprenditori;
- Acquirenti di un immobile;
- familiari del proprietario dell’immobile che hanno sostenuto le spese;
- soggetti che hanno firmato un compromesso di vendita (compromesso regolarmente registrato e spese a carico dei nuovi inquilini).
Non rientrano tra coloro che hanno i requisiti per poter usufruire della detrazione coloro che effettuano interventi sulle categorie catastali A1, A8 e A9, ossia abitazioni signorili, ville e castelli o palazzi storici. Rientrano però le parti di questi edifici non aperte al pubblico, come specifica l’articolo 80, decreto 104/2020.
Detrazione ristrutturazione 5 anni
Come funziona esattamente la detrazione? Il contribuente che ha i requisiti per usufruire del bonus 110, può ottenere un credito di imposta da detrarre in 5 anni. Altrimenti, può usufruire subito di uno sconto sulla spesa totale dei lavori da pagare o usufruire della cessione del credito.
Bonus ristrutturazione cessione credito
Si può scegliere di usufruire della detrazione anche tramite cessione del credito di imposta a terzi, banche incluse. In questo caso, bisogna inoltrare la richiesta online all’Agenzia delle Entrate oppure rivolgendosi al CAF o ad un professionista abilitato. Quando è un condominio a voler optare per la cessione del credito, bisognerà rivolgersi all’amministratore.
Ma in cosa consiste in sostanza la cessione del credito? Si tratta di un accordo formale in base al quale il creditore può trasferire ad un altro soggetto un diritto di credito. Il soggetto finale riscuoterà il debito. Sicuramente è una valida alternativa alla detrazione fiscale spalmata in più anni e vari istituti di credito ed enti finanziari collaborano in tal senso. Ottimo per il singolo cittadino che non può investire una grande somma aspettando di ricevere la detrazione fiscale negli anni successivi.
Le spese che sono incluse nella cessione del credito sono quelle effettuate tra il 1 luglio 2020 fino alla fine dell’anno 2022, grazie alla proroga.
Bonus ristrutturazione 2022 proroga
Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, vogliamo informarti subito che tutte le informazioni contenute in questo articolo e applicate all’anno 2021 hanno subito una proroga. Ebbene sì, il bonus ristrutturazioni è riconfermato per l’anno 2022, soddisfacendo le necessità di tutti coloro che hanno acquistato casa di recente o intendono ristrutturare la propria abitazione.
Come accedere al bonus ristrutturazione 2021?
Per poter usufruire del bonus è necessario pagare gli interventi con una modalità di pagamento tracciabile e documentabile come bonifico postale o bancario e carta di credito (intestata a colui che usufruirà della detrazione). Sono esclusi, quindi, il pagamento in contanti o assegno. Inoltre, è necessario conservare con cura tutte le copie originali dei pagamenti (fatture e qualsiasi tipo di ricevuta indicanti i dati circa codice fiscale o P.I. del beneficiario)
Cosa rientra nel bonus ristrutturazione 2021?
Parliamo in maniera più specifica dei tipi di intervento che rientrano nel bonus ristrutturazione 2021. Quali lavori di ristrutturazione si possono detrarre?
I lavori sono stati suddivisi in due categorie: quelli trainanti (o principali) e quelli trainati (o aggiuntivi). Tra i lavori trainanti, o principali, rientrano i seguenti:
- interventi di isolamento termico;
- sostituzione impianti di climatizzazione nelle parti comuni;
- interventi antisismici.
I lavori trainati possono essere detratti solo se sono eseguiti in aggiunta ai precedenti e sono:
- installazione impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo;
- monitoraggio strutturale antisismico;
- installazione colonne per la ricarica di mezzi elettrici.
Si tratta di interventi che devono essere necessariamente eseguiti da professionisti dotati di abilitazione, che possano adeguatamente dimostrare con ricevuta le spese sostenute.
Ristrutturazione edilizia 2021
La ristrutturazione edilizia del 2021 prevede una detrazione fiscale pari al 50% per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in condomini e altri immobili, inclusi il bonus ristrutturazione casa ed il bonus ristrutturazione bagno (50% fino ad un massimo di spesa Euro 96.000).
Tra questi interventi sono inclusi restauri ed interventi di ripristino di immobili danneggiati, eliminazione di barriere architettoniche, interventi di bonifica dall’amianto e altri lavori per mettere in regola l’edificio. Tra i lavori di manutenzione ordinaria ci sono l’installazione di corrimano, messa in sicurezza delle scale, lavori volti al risparmio energetico, installazione di videosorveglianza.
Pagamento e cessione credito
Le fatture per le spese relative a questi interventi di ristrutturazione ordinaria o straordinaria soggetti a detrazione del 50% devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale indicando la causale del versamento oltre a codice fiscale e/o Partita Iva sia del beneficiario del pagamento che della detrazione. Anche qualora si usufruisca di un finanziamento, l’istituto dovrà effettuare i pagamenti tramite bonifico.
Bonus ristrutturazione 50 e cessione credito
Se preferisci optare per la cessione del credito, devi informare sempre l’Agenzia delle Entrate mediante modulo online entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui dovrai sostenere le spese per gli interventi.